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Il Cavolo broccolo

Coltivazione del Cavolo broccolo, buone pratiche agricole in azienda

Sommario

Il cavolo broccolo, già noto fin dal tempo dei romani, presenta una diffusione simile a quella del cavolfiore.

Caratteri botanici e varietali

Il cavolo broccolo è una specie erbacea a ciclo biennale da cui è probabile sia derivato il
cavolfiore. Il cavolo broccolo si distingue dal cavolfiore per una serie di caratteri
morfologici:
– Lembo fogliare più stretto
– Infiorescenza (allo stato di raccolta) con boccioli fiorali completamente differenziati
– Colore dell’infiorescenza verde intenso.
I caratteri di maggiore interesse nella produzione per il mercato sono:
– Infiorescenze regolari, a grana sottile, compatte e con buona tenuta
– Resistenza al freddo
– Resistenza o tolleranza alle malattie.
Tra le varietà distinguiamo:
– Varietà precoci: 60-80 giorni dal trapianto, Clipper F1, Flash F1, Futura F1.
– Varietà medio-precoci: 90-110 giorni dal trapianto, Ramoso calabrese medio precoce,
Atlantic, Green Duke F1.
– Varietà tardive: 120-150 gg, Ramoso calabrese tardivo, Medium Late 145
Le colture da seme vengono eseguite con trapianto di piantine allevate in vivaio in agosto,
secondo le modalità indicate per il cavolfiore.

Quando e come coltivare il cavolfiore

Esigenze pedologiche e climatiche

Il cavolo broccolo ha esigenze pedologiche molto vicine a quelle del cavolfiore, preferisce terreni fertili, freschi e ben drenati; il pH ottimale è 6,2-7,2 e la salinità non deve superare il 2%. Da un punto di vista climatico il cavolo broccolo ha maggiori esigenze termiche del cavolfiore, e quindi risulta più sensibile al freddo.

Impianto

Il cavolo broccolo può essere seminato direttamente oppure trapiantato. Quest’ultima soluzione è la più praticata. L’epoca di trapianto è compresa tra giugno ed ottobre a seconda delle condizioni climatiche e della precocità delle cultivar. Si inizia al nord, in giugno, e si prosegue al centro, in luglio-agosto, ed infine al sud, in settembre-ottobre. Per il trapianto è importante usare piantine ben sviluppate, con pane di torba. La densità varia da 2 a 6 piante/m2.

Diserbo

La problematica è simile a quella del cavolfiore, quindi si possono adottare gli stessi criteri:
Metazaclor (che agisce sui semi in emergenza, è anche assorbito da tutti gli organi della plantula e traslocato sistemicamente) e dopo il trapianto con Quizalofop-p-etile isomero -D (assorbito a livello fogliare e traslocato sistematicamente nei meristemi, può essere assorbito dalle radici e dal coleoptile delle giovani piante), Propaquizafop (assorbito da livello fogliare e radicale e traslocato nei meristemi) o Piridate (assorbito a livello fogliare).

Tutti e tre i principi attivi di post-emergenza controllano solo le Graminacee.

La nutrizione nella coltivazione dei cavolfiori (concimazione)

Anche i fabbisogni nutrizionali sono simili a quelli del cavolfiore e quindi la tecnica di fertilizzazione è analoga a quella del cavolfiore. Il cavolo broccolo è danneggiato da un eccesso di N che ritarda la fioritura ed aumenta il numero di steli cavi, anche l’eccesso di K e/o carenza di boro aumentano la presenza di cavità nello stelo. Le asportazioni medie sono simili al cavolfiore 4,5-8 kg/t di N, 1,5-3 kg/t di P2O5 e 5-8 kg/t di K2O, con la differenza che le cultivar tardive possono richiedere fino a 200kg/ha di N, 120 kg/ha di P2O5 e 250kg/ha di K2O.

Alla preparazione del terreno si deve distribuire fino a metà del fabbisogno azotato,
tutto il fosforo ed il potassio, preferendo forme di N a lento effetto.

In copertura poi si interviene con circa 100 kg/ha di N frazionato alla rincalzatura ed
all’inizio della formazione della infiorescenza; nelle cultivar tardive, si interviene con altri 100-150 kg/ha di N.

Irrigazione

Le esigenze idriche anche per il Cavolo broccolo sono elevate. Il fabbisogno idrico dipende dall’andamento della piovosità autunnale. La irrigazione può essere svolta a pioggia, per infiltrazione da solchi oppure anche la manichetta a goccia.

Raccolta e conservazione

La raccolta avviene a circa 60 giorni dal trapianto nelle cultivar precoci, ad 80 giorni nelle cultivar medio-precoci ed a 100-120 giorni nelle cultivar tardive. La maturazione commerciale delle infiorescenze avviene quando hanno superato il diametro di 10 cm, comunque prima che inizino a deformarsi. Le teste vengono recise alla base, con o senza foglie, per non danneggiare i germogli laterali.

La raccolta si completa in 2-3 interventi a seconda della maturazione e si raggiungono rese di 20-30 t/ha. Si utilizza la macchina raccoglitrice.

Per la commercializzazione si richiedono teste turgide e di colore verde intenso, senza difetti (cat. Extra); nella 1° categoria sono ammessi leggeri difetti di forma;
nella seconda quelli non ammessi alla prima categoria. Per la conservazione del prodotto è consigliata la prerefrigerazione ed il confezionamento in contenitori protetti da film.

Avversità e malattie del cavolo broccolo e difesa fitosanitaria

Il cavolo broccolo è soggetto agli stesi problemi parassitari del cavolfiore, ma risulta più sensibile agli attacchi di peronospora. Molto dannosi anche gli attacchi di larve di nottue e di lumache. Tra le avversità non parassitarie si riscontrano soprattutto:
– La spaccatura della parte centrale del fusto, al di sotto dell’infiorescenza (squilibri
idrici e nutrizionali)
– L’imbrunimento o disseccamento dei boccioli fiorali in prossimità della raccolta.

Per la difesa si effettuano interventi analoghi a quelli indicati per il cavolfiore.
– Si basa su interventi mirati a risolvere problemi specifici:
– Peronospora brassicae: prodotti rameici, Metalaxil, Metalaxil-m, azoxystrobin o
mandipropamid generalmente in post-trapianto per difendere le piante giovani.
– Alternaria brassicae: azoxystrobin, difenoconazolo, fluxapiroxad (preventivo
solamente), Metalaxil-m e prodotti rameici in post-trapianto.

I trattamenti insetticidi vanno effettuati con la congrua infestazione per ogni tipo di insetto:
– Mosca del cavolo: lambda-cialotrina al terreno e solo nelle aree interessate
realmente.
– Cimice dei cavoli: acetamiprid, deltametrina e lambda-cialortina.
– Afide ceroso: acetamiprid, azadiractina, cipermetrina e deltametrina, flupyradifurone,
lambda-cialotrina, maltodestrina, sali potassici di acidi grassi e tau-fluvalinate.
– Mosca bianca del cavolo: cipermetrina, deltametrina, flupyradifurone,  lambda-cialotrina, maltodestrina, sali potassici di acidi grassi.
– Cavolaie e nottue: azadiractina, bacillus thuringensis kurstaki/aizawai, cipermetrina e deltametrina, clorantaliniprole, emamctina-benzoato, lambda-cialotrina, spinetoram, spinosad, Esfenvalerate .
– Punteruolo delle crucifere: intervenire solo con forti infestazioni con teflutrin al terreno o cipermetrina.

 

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